Guida al vps scegliere il miglior virtual private server

server-dell La scelta di un virtual private server (vps) non è un’operazione banale, anzi è fondamentale riuscire a calcolare quale proposta commerciale è la più adatta alle proprie esigenze e non è proprio facile.

Un computer esegue un sistema operativo e un programma che danno la possibilità di creare delle istanze, dette virtual machine (o virtual private server o vps), le quali contengono all’interno un altro sistema operativo che gira autonomamente. Generalmente su un server fisico sono in esecuzione una o più virtual machine, ognuna ha un suo ambiente operativo, spazio disco, memoria, interfaccia di rete.

Innanzitutto è bene capire che un vps si colloca più o meno a metà strada tra un piano hosting condiviso e un server dedicato sia per prezzo sia per prestazioni. Non è necessario spendere una trentina di euro mensili per un vps quando il proprio blog o forum è visitato da meno di un centinaio di utenti unici giornalieri ma ci si può accontentare di un hosting condiviso (shard hosting). La stessa cosa se il sito da ospitare è eccessivamente esigente: un forum con 20.000 iscritti con picchi di 3.000 utenti connessi contemporaneamente o un blog con 7.000-10.000 visitatori quotidiani possono essere veramente troppi anche per un server virtuale in questo caso è meglio scegliere un server dedicato.

vps-linea

Un provider che fornisce una macchina virtuale la affitta ad un cliente per il periodo determinato dal contratto stipulato fra i due. Quando si compera una macchina virtuale, il fornitore crea una macchina virtuale in base alle richieste del cliente e naturalmente secondo anche ciò che è in grado di mettere a disposizione. Tutto questo funziona in maniera abbastanza simile a come si fa ad attivare uno spazio hosting condiviso.

Scegliere il miglior vps

virtualizzazion La prima cosa da fare è valutare se è il gioco vale la candela. Un vps di fascia media costa circa 10 volte di più di uno spazio shared hosting ma offre prestazioni decisamente migliori. Allo stesso tempo è fondamentale sapere che potrebbe non bastare. Quando si inizia a percepire che il sito sulllo spazio web condiviso non è più reattivo e comincia a creare problemi, è meglio consultare il proprio provider e sentire cosa consiglia. Naturalmente qualche furbetto potrebbe indicare una soluzione più costosa e poco adatta alle necessità, perciò attenzione.

Come per l’hosting condiviso i fornitori offrono l’opportunità di scegliere fra diverse configurazioni per il vps per adattarsi meglio alle richieste dell’utente.

Bisogna fare attenzione alle proposte bidone. Un esempio banale: un vps con 32 MB di RAM e 5 GB di spazio è una soluzione indecente; come si fa a far girare un sistema operativo e demoni/servizi web server con così poca memoria, tralasciando le altre caratteristiche?

Le caratteristiche variano da provider a provider e un vps soventemente può essere costruito in modo personalizzato. Generalmente sono forniti questi parametri:

  • numero di cpu
  • percentuale di tempo CPU garantita
  • memoria RAM
  • spazio disco
  • quantità di banda
  • numero di indirizzi ip
  • tipo di sistema operativo
  • tipo di pannello di gestione
  • disponibilità di backup
  • modalità di assistenza

Il numero delle cpu può variare, dipende dal server che ospita il virtual private server, la maggior parte dei casi varia da 1 a 4; così si possono scegliere per la propria soluzione 1, 2 o 4 processori. Ovviamente il prezzo sale all’aumentare delle CPU utilizzate.

La percentuale di tempo CPU garantita (detta anche livello cpu…) è relativa alla quantità di tempo che il processore dedica esclusivamente al proprio vps. Se un processore ha una frequenza di 2.500 MHz e il piano scelto ha il 20% di livello cpu garantito si potranno adoperare 500 Mhz nei momenti peggiori. Attenzione dunque ai requisiti del sistema operativo installato nella vps e sopratutto ai programmi che girano. Sceglierne se possibile una quantità maggiore.

Alcuni provider forniscono il numero di vps presenti su un server fisico. Questo dato più essere utile ma bisogna prestare attenzione al fatto che qualche macchina virtuale potrebbe portar via molto tempo cpu, personalmente preferisco avere delle caratteristiche più precise possibili e ho maggior fiducia se i provider indicano la percentuale di tempo CPU garantita.

In molti casi può essere sufficiente un solo indirizzo IP ma a volte si può optare per un numero più alto, se si vogliono installare server di posta, servizi particolari o semplicemente più siti web su un unico server virtuale. Come per il numero di cpu, il prezzo sale scegliendo più IP address.

freenas Spesso è possibile adottare diversi sistemi operativi o varie distribuzioni Linux: si può disporre di una versione di Windows Server o FreeBSD, ma anche di Debian, OpenSuSE, Centos, Fedora, Red Hat, Ubuntu, Gentoo… Decidere in base alle proprie esigenze facendo attenzione che spesso Windows è più costoso di Linux così come Red Hat.

Opzionalmente un provider mette a disposizione un pannello di gestione  così come lo fornisce per uno spazio shared hosting, si tratta di solito di Plesk, Cpanel, DirectAdmin, Helm… Un pannello può essere comodo per avviare o spegnere qualche servizio, cose che naturalmente si possono fare anche via shell ssh (più difficile da usare, però).

La disponibilità di backup consiste in uno spazio dove salvare lo stato del server virtuale in caso di compromissione, dovuta a: cracker, virus, sql injection, defacement o semplicemente errata configurazione dei servizi. E’ utile poter salvare i dati in qualche posto specialmente se non si è molto pratici nell’amministrazione di un server perché è facile commettere errori.

La modalità di assistenza è spesso sottovalutata. Mai farlo! Questo è uno degli aspetti più importanti del contratto. Se qualcosa va male è vitale poter contattare rapidamente i tecnici e discutere una possibile soluzione cordialmente. Molte volte possono essere loro a capire se è necessario cambiare qualche impostazione del server virtuale o passare a un piano più avanzato. Specialmente vero nella prima fase della vita della propria virtual machine: è facile imbattersi in problemi.

Ci sono anche altre particolarità che possono riguardare un virtual private server. Alcuni gestori non forniscono tutti questi parametri: per cui prima di sottoscrivere un contratto bisogna stare in allerta. Attenzione a: banda illimitata, spazio illimitato, nessun dettaglio sul carico cpu garantito, poca ram, numero di vps ottimizzato secondo il carico, tipo di assistenza fornita, registrazione di un dominio.

Considerazioni sulle caratteristiche

C’è qualcuno che crede ancora al mito della banda illimitata? Voglio vedere se l’Apache del mio vps diventa un server che fornisce video stile YouTube se non me lo bloccano con qualche scusa!

Per la seconda, spazio illimitato, è alquanto assurda; come fanno a determinare a priori la dimensione di una macchina virtuale questa devono ancora spiegamelo.

Taluni fornitori non danno indicazione sul carico della cpu garantito, la cosa deve insospettire perché su un server fisico potrebbero essere ospitate una quarantina di vps (il che è tanto!) e quindi pochi cicli cpu per tante macchine = basse prestazioni. Il numero di vps ottimizzato in base al carico è una espressione molto relativa (come dire che una persona è alta, alta rispetto a cosa?)

La RAM serve in quantità; da principianti non si può capire quanto quest’aspetto sia rilevante, dipende strettamente dal sistema operativo, dai servizi/demoni in esecuzione, dal linguaggio usato per sviluppare il sito, dal numero di visitatori.

Esistono vari tipi di assistenza. Alcuni forniscono un numero telefonico 24 su 24 e 7 giorni alla settimana, altri indicano un indirizzo e-mail o danno la possibilità di aprire dei ticket. A volte l’assistenza include anche l’aggiornamento e il setup dei servizi/demoni. Scegliere la tipologia più adeguata, se si è principianti è utile ricevere aiuto in fase di configurazione iniziale, di mantenimento del sistema operativo. Comunque è basilare preferisce un supporto rapido.

vps Spesso sono elencati nelle descrizioni dei piani anche altri parametri: quali dotazione di un firewall, servizi di monitoraggio, rimborsi in caso di sospensione del servizio, tempi di supporto, garanzie, riavvio del server a distanza. E’ bene tenerne in considerazione e la presenza di queste caratteristiche e spiegazioni sono utili a capire la professionalità di un provider.

Prima di acquistare un vps contattare sempre il servizio clienti e chiedere maggiori dettagli e informazioni relativi al server virtuale, al contratto e a aspetti non proprio chiari.

Tipi di software di virtualizzazione

Oltre a diversi sistemi operativi, esistono parecchi programmi che permettono di gestire dei virtual private server. Questi vengono installati su un sistema operativo o ne includono uno che durante l’esecuzione di quest’ultimo fanno girare i vps. Tra i software più usati dai provider ci sono: Xen, OpenVZ, Virtuozzo e VMware ESX.

Xen è un prodotto open source rilasciato con licenza GPL (quindi gratuito) installabile su un sistema operativo GNU/Linux, no Windows! Permette di adoperare macchine virtuali con Windows Server, GNU/Linux, FreeBSD, Solaris (anche la versione open)…

VMware ESX è la soluzione commerciale di proprietà di IBM ha un costo abbastanza sostenuto ma è installabile anche su Windows oltre che GNU/Linux. Permette l’esecuzione degli ambienti operativi che consente Xen.

Virtuozzo è il software a pagamento realizzato da Parallels (ex Swsoft, la stessa di Plesk), ha un suo sistema operativo basato su Linux fortemente adattato alla virtualizzazione. Acconsente di usare delle versioni di sistemi operativi modificati (nessun Windows però) tra cui Debian, CentOS, SuSE, Ubuntu…

OpenVZ è la versione open source (gratis) di Virtuozzo che funziona similmente al software di Parallels.

Da questo rapidamente si evince che un provider che mette a disposizione solo Virtuozzo o OpenVZ non può fornire macchine virtuali basate su Windows. Se non bastasse ciò i software hanno prestazioni differenti.

Xen e VMware offrono un grande controllo e molta flessibilità rispetto a Virtuozzo e OpenVZ.

Virtuozzo e OpenVZ richiedono meno risorse che Xen o VMware a parità di connessioni quindi su un server fisico possono essere ospitate più virtual machine diminuendo i costi per il fornitore e per il cliente.

Dunque è opportuno valutare anche quale software scegliere come gestore del proprio server virtuale.

Commenti ben accetti!

30 pensieri riguardo “Guida al vps scegliere il miglior virtual private server

  1. Rikiji ha detto:

    Ottimo articolo! Sto cercando quale sia la soluzione migliore per una applicazione web che fornirà molti video in streaming, avresti una società che offra VPS da consigliarmi in particolare? Non ho grandissime esigenze di prestazioni in quanto il progetto è ancora in partenza, ma non vorrei brutte sorprese 🙂 grazie!

  2. valent ha detto:

    Innanzitutto dipende dal tipo di video che si divulgheranno: formato, bitrate, qualità audio…
    Naturalmente uno servizio di streaming consumerà molta più banda rispetto a un blog a parità di visitatori, quindi è necessario stimare sia il bitrate per secondo e il numero di utenti che ne fruiranno.
    I video potrebbero inoltre occupare molto spazio su disco.

  3. jeyjey ha detto:

    molto bello e interessante, ma alla fine qual è l’azienda che offre il miglior servizio in termini di rapporto qualità/prezzo?
    sto guardando in internet da diverse ore e sembra che non ce ne sia uno che funzioni per bene; trovo commenti negativi su qualsiasi soluzione e azienda

  4. valent ha detto:

    Non c’è una soluzione migliore delle altre poiché la scelta deve essere fatta in base ai requisiti del sito (o siti) che verranno ospitati.
    Comunque è sempre vero che bisogna accettare dei compromessi.
    Comunque una vps intorno ai 20 euro mensili probabilmente è meno performante di una da 50 euro.
    Se hai 130 euro mensili ti conviene passare ad un server dedicato.
    Quello che ti consiglio è di chiedere se puoi provare il server virtuale per qualche giorno e farti così un’idea.

  5. atomico ha detto:

    Sto pensando di prendere una VPS.
    Poichè voglio realizzare siti in j2ee (web server tomcat), mi sembra che l’unica soluzione possibile sia eapps.
    Sono orientato alla standard plus, le cui caratteristiche sono alla pagina
    http://www.eapps.com/Docs/VPSStandardPrices.jsp#apps

    Manca l’indicazione del livello CPU, ma il resto sembra buono. Puoi confermarmelo ?

  6. valent ha detto:

    Non è vero che è l’unica soluzione disponibile. Puoi installare su tanti piani Tomcat e farlo girare senza problemi. L’offerta che segnali ti indica che Tomcat è già pronto per l’uso. L’unica accortezza è che Tomcat consuma molte risorse e memoria. Il piano che mi hai indicato ha un buon prezzo ma purtroppo gira su Virtuozzo/OpenVZ. Con questi due programmi è facile riscontrare dei problemi sopratutto se ci sono molte macchine virtuali in esecuzione (magari proprio con Tomcat).
    Io preferirei per un server java una soluzione tipo Xen o VMWare.

  7. melanie ha detto:

    Ciao molto interessante cosa hai scritto.. ti volevo chiedere un consiglio: vorrei aprire un socialnetwork in cui i registrati possono caricare video e musica, in giro ho visto di questi hosting che offrono spazio illimitato e non mi fido molto.. qualcosa puzza sotto.. leggendoti mi hai svegliata un po ed ho cercato qualche vps e ho trovato questo, cosa ne pensi?
    http://www.dynamic-net.ch/dynamic/website.php/produkte/vserver

    spero di poterti trovare qui..

    un saluto melanie

  8. valent ha detto:

    Se i tuoi utenti devono caricare link a musica o a video è un conto, invece se intendi creare un sito tipo youtube, una vps potrebbe non essere sufficiente. Tra l’altro se il video caricato deve essere in qualche modo trattato (ricodificato o ridimensionato…), ci vuole una grande capacità di carico.
    Se invece si limitano a caricare solo video e/o audio ti serve molta banda e molto spazio su disco.
    Non conosco personalmente il fornitore che hai citato, ma come ho ribadito nell’articolo non bisogna fidarsi di risorse illimitate.

  9. melanie ha detto:

    Ciao.. si hai ragione lo spazio che offrono e poco.. non do un limite hai clienti e per questo mi serve abbastanza spazio, hai un consiglio? su quale hosting posso fare partire questo socialnetwork?

    Grazie della tua pazienza

    saluti melanie

  10. valent ha detto:

    Ti conviene dare uno sguardo prima ai principali fornitori che potrebbero noleggiarti un server in Italia poi in Europa (Germania, Svizzera, UK). Un server USA potrebbe essere troppo distante e la latenza essere alta. Ovviamente la scelta dipende dal budget che intendi spendere.

  11. melanie ha detto:

    Ciao ho trovato qualcosa su aruba? Non hai uno da consigliarmi?

  12. valent ha detto:

    Non ti consiglio Aruba, ho sentito parlare di problemi. Penso che il massimo in Italia siano le soluzioni Virtuo Pro di NGI.

  13. Giardo ha detto:

    Un opinione personale su questi qui? http://www.valent-blog.eu/ a me sembrano buoni, anche se non indicano la percentuale di cpu garantita… hai qualche consiglio?

    Bellissimo blog, complimenti 😉

  14. Giardo ha detto:

    Scusa… ho sbagliato XD http://www.lws.fr

  15. valent ha detto:

    Il fatto che non specifichino quale programma di virtualizzazione utilizzino, non rassicura certamente. Prova a contattarli per sapere quale adoperano, e cerca su Internet informazioni sull’affidabilità del servizio (forum, pareri su blog…)

  16. Luca ha detto:

    Ciao!

    Sviluppo un blog da febbraio, a fine agosto mi sono dovuto trasferire su un server virtuale dedicato, a causa dei continui problemi di accessibilità derivati dell’elevato traffico.

    Adesso il sito è cresciuto ancora, supera di slancio i 7000 unici al giorno, ma si blocca nuovamente. Sto riflettendo se passare su un server dedicato; purtroppo non sono un esperto e oltretutto non credo che potrei affrontare una spesa superiore ai 100, 150 euro al mese.

    Posso trovare qualcosa di valido per questa cifra secondo te? Virtuo Pro di NGI potrebbe fare al caso mio? Ribadisco è un blog che tratta video, molto semplice.

    Ti ringrazio, Luca

  17. valent ha detto:

    Virtuo PRO è un eccellente soluzione molto professionale con un’elevata affidabilità, tuttavia il costo è medio alto. Ad esempio per 6 mesi con un picco del 10 % e 512 MB sono 77,06 euro al mese. Optando per 1 GB di RAM (penso sia meglio) sono quasi 86 euro mensili.
    Se vuoi risparmiare rimanendo in Italia (con assistenza in italiano) puoi prenderti un Server Virtuale Pro X3 (Xen) con 1 GB di RAM da netsons che costa un po’ meno di 42 euro al mese oppure la versione da 512 MB da 20,38 euro mensili.
    In Francia (con assistenza in italiano un po’ lenta) c’è OVH che offre a dei prezzi altamente concorrenziali dei server a basso costo come un Celeron da 1.20 GHz con 2 GB di RAM a 30 euro al mese (http://www.kimsufi.it/).

    Il vero problema di un vps o di un server è il fatto che è necessario gestire autonomamente sicurezza aggiornamenti e setup oppure bisogna pagare l’assistenza sistemistica (detta “managed”) che non è proprio economica.

    In alternativa puoi optare per un semi dedicato che non è altro che un hosting però con maggior potenza perché su quel server sono ospitati pochi siti rispetto a quelli presenti su un server condiviso a basso prezzo.
    In questo caso sempre su Netsons fanno dei buoni prezzi per 48 euro al mese si può ottenere un prodotto valido (hosting > hosting professionale > hosting dedicato pro) che contiene anche il prezzo di un dominio e non richiede conoscenza del sistema operativo. Si può pagare anche mensilmente quindi se dovessero sorgere dei problemi si può passare ad un altro hoster senza perder troppi soldi.
    Anche altri offrono dell’hosting su macchine con pochi siti come Serverplan e il piano Extra Plus Linux a 290 euro al anno oppure il piano Silver Plus Linux da 410 euro l’anno.

    Quanta banda in megabit consuma il tuo blog? Vuoi gestire anche l’email?

  18. Daniele, Napoli ha detto:

    anche http://www.eukhost.com sembra interessante.
    Ma non ne conosco in pratica le prestazioni.
    Il piano base “L-VPS-01” costa attualmente Euro 260,55 Bisogna confrontare cosa offre con altri providers. Ad es., non parlano di email: a me viene spontaneo pensare vi siano, ma forse è talmente facile implementarle che danno per scontato lo sappia fare chi prendere un server. Ed anche mi rimane il dubbio se serva il pieno accesso alla root del vps. Forse hai ragione tu quando dici che un server semi-dedicato può essere meglio. Chissà … continuerò i miei studi, tanto a me un server non serve; lo farei solo per curiosità.

    Grazie per la tua guida. L’ho memorizzata fra i preferiti del browser.

  19. valent ha detto:

    Francamente non mi pare proprio economico, però paragonato alle offerte in Italia è competitivo.
    Il maggior rischio mi pare Virtuozzo. Con Virtuozzo è possibile fare overselling selvaggio, visto il prezzo non mi sentirei di rischiare soprattutto pagando interamente per un anno.
    C’è pur da dire che ho avuto l’occasione di usare un vps da 2 GB con OpenVZ con eccellenti qualità e reattività, ma quest’aspetto dipende esclusivamente dall’onestà e la correttezza del provider.

    Cosa intendi per “non parlano di email”, non vedo quale sia il problema ad installare un server imap/pop3 e un server smtp più qualche filtro antispam.
    E’ovvio che se non sei in grado di gestire un vps, non prenderlo a meno che tu non ti serva di assistenza managed, ma qui il costo aumenta.
    Se vuoi risparmiare un semi-dedicato o un cosidetto piano di hosting professionale è la miglior soluzione prezzo/prestazioni.

  20. Daniele, Napoli ha detto:

    grazie per la tua risposta.
    Effettivamente non so se sarei in grado di installare un server per le email.
    Per il momento mi limito a leggere vari articoli sull’argomento. Poi vedrò. Come detto non ne ho bisogno, lo farei solo per vedere come cambia la gestione rispetto ad un normale hosting. Poi chissà. Il mio sogno era quello di fare un semplice server per newsgroup o un sito con notizie prese da varie fonti, per guadagnare qualcosina, visto che ora sono disoccupato. Ma non sono un tecnico e, per ciò, almeno per il momento guardo altrove.

  21. Luca ha detto:

    Ciao, grazie per il tuo ottimo articolo! ora la il ns quesito: siamo un piccolo studio grafico (in continua cresita) che ha attualmente in mano più di 30 domini registrati purtroppo tutti come hosting windows+mail+spazio+ecc su Aruba. agli albori ci è sembrata la soluzione migliore (sopratutto come costi) ma ora il target della ns clientela stà aumentanto e siamo pronti per il salto di qualità anche a livello di server dedicato…in poche parole quale ci consigli? siamo un grafico e un programmatore web ma con poco esperienza di server (quindi l’assistenza non sarebbe male).
    ultima domanda: una volta scelto il server dobbiamo trasferire i siti e modificare i dns dei domini uno alla volta? quindi conviene attendere la scadenza di ognuno per non buttare via troppi soldi?

    grazie per l’attenzione

  22. valent ha detto:

    Grazie per il complimento.
    Un server dedicato permette maggiore flessibilità rispetto ad un piano hosting, tuttavia è riscontrabile un costo maggiore molto probabilmente superiore al costo di 30 piani hosting.
    Prima di acquistare una soluzione, è bene valutare quale server sia può adatto alle proprie esigenze: quanto traffico consumano i siti? qual è lo spazio su disco necessario…
    In base ai valori ottenuti rispondendo a queste domande si può già avere un’idea sul prodotto su cui orientarsi.
    Qualora non ci sia una conoscenza sistemistica adeguata a gestire un sistema operativo (come Linux, Windows Server o FreeBSD) è meglio rivolgersi ad un servizio managed interno (ossia fornito da chi noleggia il server) o esterno (da aziende o professionisti specializzati nella gestione di sistemi).
    Per quanto riguarda i domini:
    Supponiamo di avere preso un server con indirizzo 192.168.1.1, basta semplicemente modificare i DNS di ogni dominio in modo che il campo A sia impostato a 192.168.1.1. Non serve trasferire il dominio, ma è necessario controllare che il fornitore dei domini permetta la modifica dei DNS.

  23. Simone82 ha detto:

    Salve, vengo a chiedere un aggiornamento, pochi articoli sono così completi. Su FlareVM cosa mi puoi dire? Ti sembra interessante? I piani base (molto similari tra tutti gli operatori) sono sufficienti in ragione dell’ipotesi di avere un numero di visitatori unici al giorno di 1000 su 1 installazione Joomla 1.5 e 1 installazione PhpBB3? Lo spazio basta sicuro, una banda di 250GB penso anche. Ti chiedo anche se puoi spendere qualche parola per i nuovi sistemi Turnkey che sono usciti da qualche tempo. Grazie dell’attenzione.

  24. valent ha detto:

    Scusa per il ritardo. Allora FlareVM è un buon prodotto, ma se non sei in grado di amministrare un server linux ti costa un po’ di più con l’assistenza managed. Con 1000 visitatori unici su un forum te la cavi anche con un piano di hosting condiviso di qualità (100-200 euro all’anno).

  25. Simone82 ha detto:

    Grazie valent (nessun ritardo, ci mancherebbe!), alla fine ho fatto come hai consigliato: per ora mi sono mantenuto su un hosting professionale, sono riuscito a farmi configurare delle caratteristiche personalizzate dagli amministratori che ringrazio per la disponibilità mostrata. Monitoreremo il consumo di risorse e se davvero facessimo 1000 visitatori unici al giorno vuol dire che avremo anche il rientro necessario per un dedicato 🙂 !!! Con €150 dovrei avere la tranquillità di far decollare il progetto in modo ottimo e solo quando sarà in alta quota vedrò (alla bisogna) di passare a qualcosa di più alto livello.

  26. valent ha detto:

    Bene.
    Se in futuro avrei bisogno di un parere, lascia pure un messaggio. 🙂

  27. Pinotto ha detto:

    Interessante, vorrei sapere: ma lo spazio hard disk è fondamentale in un vps, come in qualunque altro hosting.

    Cioè, se io avessi intenzione di creare un sito e-commerce o di video o social network, o comunque un sito web o community in continua espansione, che cosa succede una volta arrivato al limite dei GB dell hd?

    Io sarei intenzionato ad acquistare un vps ma poi, per quello che avrei in mente di fare io, ho sempre il problema del “poco” spazio su disco che non so come affrontare.

    Grazie.

  28. valent ha detto:

    La prima differenza è che lo spazio disco di una vps deve contenere anche il sistema operativo per cui se installo Debian me la posso cavare con 2-3 GB mentre se installo Windows tipicamente ne servono di più.

    Sfortunatamente non c’è un modo unico per aumentare lo spazio disco in caso esso sia diventato un po’ troppo stretto. Non tutti i fornitori permettono di aggiungere spazio extra.
    Quelli che lo permettono ad esempio creano una nuovo disco virtuale che può essere utilizzato come una nuova partizione (in Linux) o una nuova unità disco in Windows.
    Nel caso di Linux la cosa è molto flessibile perché si può scegliere di usare la nuova partizione come directory dei file del sito mentre in Windows la cosa è un po’ più complicata ma fattibile ugualmente.

    Ti consiglio di chiedere al fornitore se offrono la possibilità di avere spazio extra in futuro e come questo spazio verrà fornito.

  29. Francesco Pischedda ha detto:

    http://www.nixhosting.org
    E’ un hosting appena nato, tutto italiano!
    Per il supporto oltre la pagina dedicata si puo’ contattare direttamente l’amministratore via mail che non impiega piu’ di qualche minuto a rispondere. DA PROVARE!

  30. Paul ha detto:

    Ciao io ho trovato questa lista qua e mi sembra affidabile ecco http://www.tecn.it/hosting/109-i-migliori-vps-managed-e-fully-managed-italiani-e-stranieri.html

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